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Magdi Allam fonda un partito “cristiano”


Magdi Allam in un intervista sul Corriere annuncia di lasciare il giornalismo per intraprendere la strada della politica. Ha fondato un nuovo partito, Protagonisti Per l’Europa Cristiana, che avrebbe come intenzione quella di fondare la politica sui valori e “di colmare il baratro tra materialità e spiritualità in un mondo globalizzato soltanto nella dimensione materiale della modernità”. I valori di riferimento sarebbero quelli cristiani misconosciuti a suo dire dalle classi dirigenti in Italia e in Europa. Per questo motivo il suo partito non si colloca in nessuno schieramento tradizionale; nè con il centro sinistra erede di una ideologia che ha picconato “dall’interno i pilastri della civiltà cristiana dell’Italia e dell’Europa” e neppure con Il Pdl da lui ritenuto “anarchico” sul piano dei valori.


Gli obiettivi redatti nel programma transitorio sono:
– il primato dei diritti fondamentali dell’uomo e dei valori non negoziabili che sostanziano l’essenza della nostra umanità;
– la fede nella sacralità della vita dal concepimento alla morte naturale;
– la considerazione della dignità della persona come il fondamento della civile convivenza;
– il rispetto della libertà di scelta a partire dalla libertà religiosa;
– il perseguimento del bene comune e dell’interesse generale;
– l’adesione alla verità che si fonda sui fatti oggettivi, assoluti e universali;
– la centralità della famiglia naturale nella costruzione sociale;
– il rispetto per l’autorità morale;
– il dovere dell’informazione oggettiva e responsabile;
– la salvaguardia della democrazia e del diritto sostanziale;
– l’indissolubilità di diritti e doveri;
– l’inviolabilità delle regole etiche, comuni e condivise;
– la garanzia della sicurezza personale e collettiva;
– il liberalismo economico e la solidarietà sociale;
– la sussidiarietà e la meritocrazia;
– la tutela e la valorizzazione dell’ambiente quale patrimonio dell’umanità.

Un progetto con contenuti ambiziosi ma ovviamente generico. Ho stima della persona Magdi Allam e del so coraggioso percorso di vita. Se questo progetto fosse proposta da altri lo liquiderei come velleitario e inutile. Credo che invece proprio per la sua storia e per il suo impegno l’iniziativa di Allam meriti di essere seguita con attenzione. Vedremo quali risultati concreti partorirà.

IL SITO DEL PARTITO “PROTAGONISTI PER L’EUROPA CRISTIANA”

Magdi Allam, il suo libro su Gesù e l’intolleranza dell’islam


In occasione della presentazione del suo libro Grazie Gesù. La mia conversione dall’islam al cattolicesimo (Mondadori) il giornalista Magdi Allam torna a criticare chi ha contestato la sua conversione al cristianesimo «Quelli che hanno criticato il mio battesimo lo avrebbero fatto comunque anche se fosse avvenuto in una chiesetta sperduta». Cresciuto nelle scuole cattoliche al Cairo, con una madre musulmana praticante, arrivato in Italia a vent’anni, il giornalista ribadisce che «la conversione è un dono». E torna a affermare la naturale intolleranza della relgione musulmana: «Ho studiato i testi sacri, il Corano, la Sira, cioè la biografia ufficiale del Profeta, e sono pervenuto alla conclusione che c’è un male intrinseco, un’incompatibilità fisiologica con i valori su cui non si può transigere. È una religione che si è diffusa in modo violento, lo stesso Maometto partecipò secondo la sua biografia ufficiale al massacro di 700 ebrei a Medina, tre dei suoi successori furono assassinati da altri musulmani. Questi sono fatti che non possono essere negati».

Inutile dire che non sono d’accordo con la conclusione di Magdi Allam: solo una percentuale minoritaria del miliardo e oltre di fedeli musulmani è intollerante. I 3/4 dei musulmani vivono o in paesi democratici come quelli occidentali, o in paesi come l’India e l’Indonesia che sono o giovani democrazia o si stanno rapidamente indirizzando verso un sistema che accetta molte delle libertà politiche e civili previste dalla democrazia. Inoltre vorrei ricordare che anche nella Bivvia esistono numerosi fatti di guerre e violenza nell’Antico Testamento e che in molte occasioni persino Gesù nei Vangeli usavs parole molto dure. Ma questo sarà argomenti oggetto di un prossimo post.

Nuova lettera di Magdi Cristiano Allam: per difendere la sua nuova fede contro “le critiche maligne”


Magdi Allam in una nuova lettera al diettore del Corriere della Sera torna sulle polemiche scasturite dalla sue conversione al cristianesimo . Allam rivendica il suo essere spirito libero, atteggiamento che- sostiene- continuerà a mantenere da cattolico così come da islamico “mi sono sono battuto per un islam che coniugasse fede e ragione”. Allam ritiene che le critiche a lui rivolte siano” infondate, pretestuose e maligne (..)Ci si è scandalizzati per il fatto che il mio battesimo sia avvenuto nella notte di Pasqua, a San Pietro, da parte del Papa. Forse i più non sanno che i catecumeni, gli adulti che si convertono, ricevono i sacramenti d’iniziazione al cristianesimo nel corso della cerimonia della Veglia Pasquale. Ciò avviene ovunque nel mondo. E che, avendo effettuato il percorso di conoscenza e di adesione alla nuova fede a Roma, non deve sorprendere che sia stato il Papa, nella sua veste di vescovo di Roma, a impartirmi il battesimo, la cresima e l’eucarestia. Sinceramente sono allibito e rammaricato quando perfino alcuni esponenti del clero cattolico arrivano a sostenere che sarebbe stato di gran lunga preferibile che il mio battesimo fosse stato impartito in una parrocchia di una remota cittadina, lontano da occhi discreti e dall’interesse dei mass media. Come se il mio battesimo fosse una vergogna da tenere il più possibile nascosta.

Riporto la lettera integrale di Magdi Allam. Ritengo infatti che solamente da una sua lettura co pleta possano essere comprese le sue ragioni 

Caro Direttore,
la mia conversione al cattolicesimo avvenuta nella solenne celebrazione della Veglia Pasquale nella Basilica di San Pietro per mano del Papa è stata da più parti strumentalizzata sia per screditarmi sia per accusare il Santo Padre. Ebbene voglio subito chiarire che sottoscrivo pienamente, in ogni sua virgola, la precisazione del portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, che distingue correttamente tra le mie idee personali, di cui mi si riconosce la libertà d’espressione, e le posizioni ufficiali della Chiesa, che ovviamente sono del tutto autonome dal mio pensiero. Ci mancherebbe altro! Mi auguro che a questo punto cessino le manovre più o meno occulte di tutti coloro che, pur facendo riferimento ad ambiti religiosi o ideologici differenti, si sono sostanzialmente ritrovati uniti nell’attacco a Benedetto XVI.
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la “fatwa” di Afef contro Magdi Allam


Tra i maitres à penser sulla conversione di Magdi Allam  mancava l’illuminata riflessione di Afef Jnifen, ex modella conosciuta al grande pubblico anche per essere la moglie di Tronchetti Provera . Afef in un editoriale apparso su La Stampa ci rivela qual’è l’obiettivo di Magdi Allam: “alimentare i conflitti, infiammare lo scontro di civiltà per cercare di passare alla storia come un simbolo e una vittima di queste crisi“. E cita  una serie di esempi di tolleranza esistenti nei paesi arabi : “Nei giorni scorsi in Qatar – un Paese di soli 800 mila abitanti – è stata aperta la prima chiesa cristiana e negli Emirati Arabi la quinta, mentre in Oman sono quattro quelle già presenti. Ancora, in Tunisia c’è la più vecchia sinagoga di tutta l’Africa, il Marocco ha avuto un ministro del Turismo di religione ebraica così come oggi il re ha alcuni consiglieri che professano quella fede, mentre in Libano la Costituzione dice che il presidente debba essere cristiano“.

Entriamo ora nel merito degli esempi fatti da Afef: in Qatar è vero che è stata costruita una chiesa ma i cattolici sono circa 140000 per lo più immigrati ( sopratutto filippini e indiani) . il 20 % della popolazione cioè è cristiana; nonostante ciò fino a pochi giorni fà non esistevano chiese. Finalmente è stata costruita una chiesa, un piccolo passo in avanti ma per arrivare alla tolleranza ne deve passare di acqua sotto i ponti. In Italia dove la percentuali di musulmani è molto inferiore le moschee sono molte di più ( e si torna all’insoluto problema della reciprocità di diritti tra musulamni e cristiani). Negli Emirati Arabi e nell’Oman è vero che esistono delle chiese ed è vero che c’è libertà di culto, ma solo per i cittadini stranieri: è severamente proibito testimoniare la propria fede ai cittadini musulmani e le organizzazioni umanitarie devono rigidamente limitarsi all’aiuto materiale. E’ proibita la distribuzione di letteratura cristiana ai residenti. Nell’Oman i cristiani indigeni si contano sulle dita di una mano 8 sarebbero circa una ventina circa).

Torniamo quindi alla conversione di Allam e al significato che il giornalista gli ha voluto dare di testimonianza della condizione dei musulmani convertiti che qualora si rivelino sono considerati degli apostati e come tali rischiano anche la vita. Questa situazione di clandestinità permane per i cristiani indigeni anche nei paesi citati da Afef ma la moglie di Tronchetti di questa condzione evita di parlare. E chi lo fà come Magdi Allam passa per fomentatore dello scontro di civiltà….

P.S: Il Libano fino a pochi decenni fà era un simbolo di tolleranza religiosa nel medio oriente ma i recenti conflitti stanno portando a una continua emoraggia di cristiani e alla tendenza alla diffusione di modelli di islamizzazione presenti anche in altri paesi. Solo la scorsa estate a seguito del conflitto tra Israele e forze di Hezbollah 60000 cristiani hanno lasciato il paese.

Magdi Allam un giornalista teocon e al soldo dei servizi? E i giornali arabi si indignano con il papa


Pensavo di aver finito di occuparmi della vicenda di Magdi Allam ma devo dire che mi ha veramente inquietato la rassegna stampa che la Repubblica ha fatto riguardo alla reazioni dei giornali arabi a seguito della conversione al cristianesimo di Magdi Allam. Gli stessi giornali che pochi giorni prima avevano quasi taciuto l’assassinio del vecovo caldeo Rahno oggi si scandalizzano offesi per l’inacettabile offesa compiuta da papa Benedetto XVI. tra questi esempi di tolleranza editoriale si distinguono il quotidiano arabo internazionale Al Quds al Arabi che titola in prima pagina: “Il Papa provoca l’indignazione dei musulmani per aver battezzato un ex musulmano che appoggia Israele ed è noto per la sua avversione all’Islam”. Quindi se un giornalista arabo non appoggia la politica degli attentati suicidi é filoebraico e tradisce l’islam? andando avanti ci troviamo davanti al giornale egiziano il giornale Al Masri el Yom che cita un presunto coinvolgimento di Allam nei servizi segreti italiani e lo accusa di “ingiuriare e offendere gli arabi e i musulmani”. Francamente bisognerebbe chiedere all’autore della’articolo in quale occasione Allam ha offeso l’islam e quali sono le sue fonti circa il presunto ( e sottolineo presunto) assoldamento di Allam nei servizi italiani.

Ma anche l’autore dell’articolo Marco Politi non scherza: definisce Allam giornalista teocon.Peccato che non faccia alcun riferimento alla condizione di privazione della libertà personale che Allam vive da cinque anni e al fatto che le sue denuncie delle attività di sostegno al terrorismo che si svolgono in alcune moscheee italiane abbiano trovato conferma ( vi ricordate ad esempio i filmati di Anno Zero?)

Il ruolo di Ratzinger nella conversione di Allam


Ritorno sulla conversione di Magdi Allam al cristianesimo per cercare di capire a freddo qual’è stato il ruolo di benedetto XVI. Perché il papa si è prestato a amministrare il battesimo al musulmano più famoso d’Italia? e perché proprio in occasione della veglia pasquale? Quale significato ha voluto dare il Vaticano all’evento: quello datogli da Allam di spingere gli islamici convertiti a non accettare più di vivere in condizioni di clandestinità per paura delle ritorsioni integraliste oppure il papa intende mostrare un volto accogliente del cristianesimo da contrapporre all’islam intollerante? In ogni caso Ratzinger ha mostrato chiaramente di condividere i timori di Allam circa l’aggressività emergente in una parte del mondo islamico e non a caso la cerimonia è avvenuta a pochi giorni di distanza dal rapimento e uccisione in Iraq del vescovo caldeo di Mosul Rahno. Il papa non vuole essere un’interlocutore accomodante per i musulmani: resta da capire se intenda esigere ( com’è giusto) dall’islam un maggior rispetto per i cristiani che vivono nei paesi a maggioranza islamica o voglia intraprendere una vera e propria gara di proselitismo con i seguaci di Allah.

 posto il link al punto di vista di Sergio Romano sulla conversione di Magdi Allam ( dal sito de la 7)

La conversione di Magdi Allam


Magdi Allam si converte al cristianesimo e lofà nella maniera più solenne ricevendo il battesimo in occasione della veglia pasquale direttamente dal pontefice Benedetto XVI
In unalettera inviata al direttore del Corriere della Sera Alam spiega che la sua conversione è avvenuta al termine di un processo di riflesione interiore conseguente all’esperienza di limitazione della sua libertà dopo che da anni è costretto a vivere sotto scorto ” a causa delle minacce e delle condanne a morte inflittemi dagli estremisti e dai terroristi islamici, sia quelli residenti in Italia sia quelli attivi all’estero”. Dopo aver osservato amaramente che la sua lotta per far emergere un islam tollerante Allam giunge a una conclusione inquietante: ” al di là della contingenza che registra il sopravvento del fenomeno degli estremisti e del terrorismo islamico a livello mondiale, la radice del male è insita in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale.”
Consapevole che la conversione al cristianesimo porterà “un’ennesima, e ben più grave, condanna a morte per apostasia” spiega che la sua decisione di rendere pubblica al massimo livello la sua nuova scelta di fede vuole essere un invito ai tanti musulmani convertiti al cristianesimo e per questo perseguitati ad uscire allo scoperto “è ora di porre fine all’arbitrio e alla violenza dei musulmani che non rispettano la libertà di scelta religiosa. In Italia ci sono migliaia di convertiti all’islam che vivono serenamente la loro nuova fede. Ma ci sono anche migliaia di musulmani convertiti al cristianesimo che sono costretti a celare la loro nuova fede per paura di essere assassinati dagli estremisti islamici che si annidano tra noi. (…)Ebbene mi auguro che dal gesto storico del Papa e dalla mia testimonianza traggano il convincimento che è arrivato il momento di uscire dalle tenebre dalle catacombe e di affermare pubblicamente la loro volontà di essere pienamente se stessi. Se non saremo in grado qui in Italia, nella culla del cattolicesimo, a casa nostra, di garantire a tutti la piena libertà religiosa, come potremmo mai essere credibili quando denunciamo la violazione di tale libertà altrove nel mondo?”.