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Perchè il Vaticano non firma la convenzione ONU sui disabili


Il Vaticano nonostante abbia contribuito alla redazione del testo della Convenzione ONUsui diritti del disabile alla fine non la firmerà. Il motivo è l’inserimento all’articolo 10 in cui si prevede che una imperfezione del feto possa essere una condizione per praticare l’aborto.

In una intervista rilasciata alla Radio Vaticana il 14 dicembre di due anni fa mons. Celestino Migliore, rappresentante vaticano presso l’Onu, spiegava i motivi per cui la Santa Sede non poteva firmare la Convenzione: “E’ tragico – affermava – che … la Convenzione creata per proteggere le persone con disabilità da ogni discriminazione nell’esercizio dei loro diritti può essere usata per negare il basilare diritto alla vita di persone disabili non nate”.



LEGGI IL RESTO DEL TESTO DAL SITO DELLA RADIO VATICANA

Portavoce vaticano chiarisce posizione Santa Sede sull’omosessualità


Il portavoce vaticano padre Raffaele Lombardi ha chiarito la posizione della Santa Sede in merito alla spinosa questione del reato di omosessualità da depenalizzare in sede ONU

Lo ha fatto in un, intervista rilasciata ad Andrea Tornielli, di cui riporto la parte più significativa
«L’intervista dell’Osservatore permanente della Santa sede presso le Nazioni Unite, letta integralmente, dice cose chiare e del tutto condivisibili».
Oltretevere c’è forse chi vuole condannare alla pena capitale i gay, come purtroppo accade in qualche Paese fondamentalista? È vero?
«Ovviamente no. Nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali, come qualcuno vorrebbe far credere. I noti principi del rispetto dei diritti fondamentali della persona e del rifiuto di ogni ingiusta discriminazione – che sono sanciti a chiare lettere nello stesso Catechismo della Chiesa cattolica – escludono evidentemente non solo la pena di morte, ma tutte le legislazioni penali violente o discriminatorie nei confronti degli omosessuali». Continua a leggere